giovedì 8 aprile 2010

Il Martedì di Pasqua a Corropoli

Ogni martedì di Pasqua, a Corropoli, c'è una processione particolare che richiama ancora turisti. 
Il motivo: la statua di San Giovanni durante la processione... corre.
Questo non è un pittoresco motivo per richiamare gente, ma un aspetto di un rito sacro che si ricollega al teatro religioso del Trecento.
A quei tempi, in quel di Corropoli esisteva la Badia, fiorente centro religioso, che, per imprimere nell'animo dei fedeli i misteri principali della fede, diede vita ad una rappresentazione teatrale la cui la trama era costituita dai misteri della fede e gli attori erano tutti i fedeli presenti.
Con il passare del tempo la rappresentazione della sacralità del mistero della resurrezione cominciò a deteriorarsi tanto che l'Ordinario della Badia intervenne proibendo al clero e al popolo di continuare ad impersonare le figure di Cristo Risorto, della Madonna e degli apostoli Pietro e Giovanni. Delle statue avrebbero ricoperto, da allora in poi, il ruolo dei personaggi principali.
Non solo, si ritenne anche opportuno spostare la sacra rappresentazione dal Sabato Santo al Martedì di Pasqua... e alla statua della Madonna Addolorata venne anche attribuito il nome di Madonna del Sabato Santo, quasi a rivendicare il giorno "reale" dell'azione scenica.
Alla sacra rappresentazione dei nostri giorni non partecipa più la statua di San Pietro.
Dopo la celebrazione della Messa solenne (ore 11), di solito ufficiata dal Vescovo di Teramo, e dopo la lettura del Vangelo di San Giovanni (dove si narrano i momenti di ansia e di gioia all'annuncio della Maddalena che il Signore è risorto) inizia l'azione scenica che vede i vari portantini delle statue indossare i simboli della congregazione di cui fanno parte.

Oggi le cose sono abbastanza cambiate. Infatti, mentre fino a qualche anno fa ci si limitava ad una semplice fascia (vedi foto), oggi tuniche, giacche e manti colorati vivacizzano la rappresentazione, come si può osservare nei filmati del 2005 e del 2010 che vi proponiamo a fine pagina.
Le foto in bianconero che vi proponiamo sono state scattate il Martedì di Pasqua del 1983.

L'azione scenica inizia con il primo dei numerosi inchini che la statua di San Giovanni fa alla Madonna.
L'apostolo accetta di andare a cercare notizie di Gesù, visto che il suo sepolcro è stato trovato vuoto.

La statua di San Giovanni si sposta di corsa per le vie del paese per attingere notizie sulla resurrezione di Cristo.

Dopo varie corse San Giovanni incontra la Madonna sul sagrato, circondata da numerosi fedeli tra i quali si distinguono 3 pie donne, vestite a lutto, che recano su un cuscino una corona d'oro tempestata di gemme.

San Giovanni riferisce alla Madonna Addolorata notizie positive circa la resurrezione di Gesù. Le due statue si muovono alla ricerca verso piazza Pie' di Corte, mentre si forma dietro di loro una processione di fedeli.

Di tanto in tanto San Giovanni riprende la corsa nell'affannosa ricerca di Gesù risorto.
La sua tenacia, alla fine, viene premiata perchè sul sagrato della chiesa incontra il Redentore.

San Giovanni ritorna dalla Madonna (rimasta in piazza) e insieme vanno incontro a Gesù. E' finito il mistero doloroso ed inizia quello gaudioso, rappresentato simbolicamente dalla sostituzione del velo nero con una corona d'oro.

Dopo l'incoronazione inizia la vera e propria processione che si snoda per le principali vie del paese (Via Roma, Via D'Aristotile, Via San Giuseppe, piazza Pié di Corte, via Ricci, viale della Vittoria, piazza Pie' di Corte e rientro in Chiesa).

Apre la processione la statua di San Giovanni...

...seguita da quella della Madonna.

La processione viene chiusa dalla statua di Cristo Risorto.

In prossimità di piazza Pie' di Corte la statua di San Giovanni si stacca dalla processione e comincia a percorrere di corsa il vicoli del centro storico...

...per annunciare, tra un festoso scampanio, che Cristo è risorto!

Dopo questa festosa fuga in avanti la statua di San Giovanni si ricongiunge con la processione poco prima della fine di via Ricci.

La processione comincia a scorrere ordinatamente tra un fragoroso (a volte fastidioso) fuoco d'artificio e,...

...dopo aver costeggiato le antiche mura di levante, sbocca in piazza Pie' di Corte e rientra in chiesa.

Vi proponiamo adesso due filmati relativi a questa processione, realizzati a 5 anni di distanza (2005 e 2010).
Si noteranno dei particolari che evidenziano l'evoluzione di questa sacra rappresentazione.
Segnaliamo il rinnovo di alcune divise delle congregazioni (2008) e l'introduzione della presenza di bimbi (2010) che corrono dietro la statua di San Giovanni.


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